psicopillola2-L’aggressività

L’aggressività nel gioco del calcio

Aggredire letteralmente vuol dire: andare verso qualcosa con tutte le energie disponibili superando gli ostacoli.Nel gioco del calcio, il concetto di aggressività come istinto viscerale, motore della sopravvivenza e dello sviluppo, fonte di passioni e di tante emozioni, affinché torni utile ad un giocatore, deve essere modulato a seconda delle situazioni, in quanto l’agire aggressivo è sempre un’arma a doppio taglio, specialmente nel calcio italiano attualmente molto fisico. Ogni partita ha il suo registro di combattività, per questo è importante che un giocatore sappia schierare la grinta adeguata. L’essere aggressivi dipende da vari fattori:
• Carattere
• Esperienze educative
• Modi di reagire alle frustrazioni
• Tasso di aggressività presente nel gruppo di appartenenza e in quello avversario.

Tuttavia, non dobbiamo dimenticare come a volte gli individui e i gruppi portano dentro di sé dei sentimenti avversi, i cosiddetti nemici interni, che possono alterare e ostacolare l’aggressività positiva. Nel mondo del calcio è possibile rintracciare questi nemici interni in alcune dinamiche interiori, come ad esempio:
• Senso di inferiorità /superiorità
• Egoismo
• Esibizionismo
• Scarsa umiltà
• Timidezza/spavalderia
• Paure inconsce
• Perfezionismo
• Noia

Per tutte queste ragioni, è importante che nel contesto calcistico i soggetti educanti coinvolti pongano attenzione anche all’espressione di questa importante funzione umana.

Fonte: Allenare Testa&Cuore (A. Zerbini)

Dott.ssa Valentina Topini – Psicologa